La Via della Seta in Piemonte

Al viaggiatore curioso che si entusiasma scoprendo territori e opere fuori dal comune, suggerisco un’esperienza davvero speciale: la visita al Filatoio Rosso di Caraglio, in provincia di Cuneo, il più antico edificio di questo genere in Europa, edificato nel XVII secolo per volere di Giovanni Gerolamo Galleani.     “Il Piemonte ha un passato intimamente legato alla Seta la cui storia è ancora decisamente poco conosciuta. L’attività di lavorazione della seta e dell’allevamento della materia prima, i bachi da seta, è stata molto importante per la Regione tra il ‘600 e l’800 e trainante per l’economia locale” – mi accoglie e racconta Andreina Galleani D’Agliano, discendente del costruttore del Filatoio-  Non solo le innovazioni tecniche, ma anche e soprattutto il coinvolgimento della popolazione rurale, in gran parte femminile, impiegata come mano d’opera hanno contribuito a garantire la sussistenza e un discreto benessere nelle campagne.”  In questa parte del Piemonte, infatti, per lungo tempo si sono coltivati i gelsi di cui si nutrivano i bozzoli che, nelle “cucunere” diventavano bachi da seta pronti per essere filati. Il Filatoio fu attivo fino al 1930 e venne convertito in caserma durante la II Guerra Mondiale, dal 1939 al 1943. Recentemente restaurato è ora sede permanente del Museo del Setificio Piemontese e nei vasti spazi polifunzionali ospita spesso mostre temporanee di arte. La visita al Filatoio di Caraglio, con la sua storia di sfide tecnologiche, di movimenti di denaro, di commerci ma anche di vite umane è un’esperienza emozionante, testimone del ruolo che la seta ha giocato per millenni anche in Piemonte. Per approfondire: Il Rumore del Mondo di Benedetta Cibrario. Un importante romanzo storico ambientato in Piemonte tra Torino e Mondovì; una ricostruzione storica del mondo aristocratico e della vita rurale di metà ‘800 in queste terre in cui gli interessi tutti ruotavano intorno al mondo della Seta.