Alla riscoperta di antichi mestieri

Non lontano da Torino, Consolata Beraudo di Pralormo mi accoglie nella dimora di famiglia, il Castello di Pralormo, per guidarmi alla scoperta non solo della residenza e del magnifico parco che lo circonda, in primavera puntellato di tulipani di mille colori, ma anche degli antichi mestieri legati al mondo contadino ormai quasi del tutto dimenticati. Questa dimora, le cui origini risalgono al Medioevo, è stata trasformata in varie epoche in residenza nobiliare grazie agli interventi di alcuni dei maggiori architetti del tempo. L’aspetto attuale risale al XIX secolo quando, il Conte Carlo Beraudo di Pralormo, diplomatico e uomo politico, trasformò profondamente l’avito castello scegliendo il migliore architetto del tempo Ernesto Melano e affidando il giardino a Xavier Kurten. La tenuta comprende, oltre al castello, il parco storico, il giardino fiorito, l’Orangerie, antica serra per gli agrumi, la Castellana, imponente fabbricato rurale e l’azienda agricola, tuttora gestita dalla famiglia anche allo scopo di preservare il paesaggio circostante. Nelle sale del Castello Consolata Pralormo mi racconta e illustra il Ricamo a Bandera, tecnica di ricamo tipicamente piemontese risalente all’inizio del ‘700, con il quale furono prodotti i sofà, le testiere e le poltrone dei salotti dell’aristocrazia piemontese.